TORINO, 18 giugno 2008 - La Juventus ha patteggiato una pena pecuniaria, uscendo così da Calciopoli 2, il secondo filone dello scandalo che due estati fa ha travolto il mondo del pallone legato alle schede telefoniche svizzere trovate dopo la prima sentenza. Verserà nelle casse del settore giovanile e scolastico della Figc 300 mila euro, suddivisi in tre rate annuali da 100 mila euro l'una.
Lo ha confermato il legale del club bianconero, Franzo Grande Stevens: "Non si tratta di un'ammissione di colpa - ha detto l'avvocato, raggiunto telefonicamente dall'Ansa - ma di un atto di generosità", in linea con il nuovo codice etico della società di corso Galileo Ferraris. Si chiude così definitivamente una delle pagine più nere della storia della Juventus, che nell'ambito del primo filone dell'inchiesta venne condannata per frode sportiva alla retrocessione in serie B con penalizzazione e alla revoca di due scudetti.
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