ZURIGO (Svizzera), 17 gennaio 2008 - Per la partita della vita Roberto Donadoni ha scelto il 4-3-1-2 confermando le previsioni della vigilia: Buffon in porta, Zambrotta, Panucci, Chiellini e Grosso in difesa; Gattuso, De Rossi e Pirlo a centrocampo; Perrotta alle spalle della coppia d'attacco Toni-Cassano.
LA SFIDA SI RIPETE - Francia e Italia vecchi amici. Camoranesi e Del Piero parlano con Vieira, Gamberini con Frey, Grosso con i compagni del Lione Benzema, Govou e Toulalan, Cannavaro con Thuram. Marco Materazzi passa accanto a Raymond Domenech. Non si sfiorano nemmeno. Sembra una rimpatriata. Quarta sfida in due anni. La prima è leggenda. Quella di questa sera può trasformarsi in un drammatico "fuori" per entrambi. Appesi a un filo e al destino di Olanda-Romania. I tifosi azzurri sono disposti a sinistra, quelli francesi a destra; il colpo d'occhio è a nostro favore. Poco spazio agli sfottò; vige semmai una sorta di gemellaggio, perché i supporter dei due schieramenti si scambiano foto e pacche sulle spalle. Vittime di un complotto? Poi, a gara iniziata, si comincerà a fare sul serio e conterà solo la vittoria. Sperando in Marco van Basten. Intanto il cielo non perdona e dopo una breve tregua ha ripreso a piovere intensamente, mentre dall'Uefa arriva una notizia: contrariamente al programma il presidente Michel Platini non assisterà all'incontro
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